EWMD Milano | La parità salariale - a che punto siamo?


La Legge 162/21, la normativa che cerca di ridurre le differenze di retribuzione tra uomo e donna finanziato con 50 milioni di Euro per il 2022, ha sicuramente colto l’importanza dell’autonomia economica delle donne, oltre che naturalmente aver preso atto di una disparità retributiva ormai confermata da tutte le parti sociali.

Gli interventi normativi sono la risposta formalizzata dei mutamenti sociali ed economici e come tali devono estrapolare il vero fulcro delle problematiche per poter attuare un significativo intervento regolatore.
La ratio della norma è quindi quella di dare un primo segnale di parità ed effettiva uguaglianza, avendo compreso che l’indipendenza economica, nel modo di oggi, è il primo passo per un reale cambiamento culturale.

L’obiettivo della nuova legge sulla parità salariale è sostenere le aziende “sane”, ossia quelle aziende che instaurano buone prassi in materia di genere, istituendo alcuni interventi che sinteticamente possono così elencarsi:
  1. Istituzione della certificazione della parità di genere
  2. Premialità nei bandi per le Aziende virtuose
  3. Sgravi fiscali per Aziende in possesso della certificazione
  4. Relazione biennale per il monitoraggio relativo all’applicazione della norma
L’altra direttrice della legge mira a favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e dunque conciliare i tempi di vita personale e lavorativa.
La norma introduce anche la distinzione tra discriminazione diretta ed indiretta, inserendo tra le fattispecie discriminatorie anche quelle azioni di natura organizzativa, di orario nei luoghi di lavoro, e di selezione delle candidate in fase di assunzione.

Ma quali sono i dati statistici nel nostro Paese?
  • in Italia il “gender pay gap”, ossia la discrepanza di genere per opportunità, status ed attitudini è pari al 44%, mentre la media europea si aggira intorno al 36,7%.
  • Gli studi economici hanno fatto emergere che il divario di genere fa perdere ogni anno l’8% del Pil, dato significativo dal punto di vista del sistema economico di un paese
  • Da uno studio Istat riferito al 2018 è emerso che la retribuzione media giornaliera di una donna laureata è pari al € 19,60 contro i € 23,90 di un uomo con il medesimo titolo di studio.
(articolo il sole 24 ore)

Riflessioni conclusive
I cambiamenti sociali e culturali sono il frutto di molteplici interventi in diversi ambiti: l’istruzione, la famiglia, le organizzazioni della società, il mondo del lavoro, la legislazione.
Il reale cambiamento, quindi, non può realizzarsi intervenendo solo su un fronte ma, per risultare efficace e concreto, occorre impegnarsi e procedere su tutti gli aspetti, parallelamente e contestualmente.
Finalmente siamo arrivati a comprendere la necessità, per il nostro Paese, di interventi normativi ma resterà da verificare quanto queste regole troveranno applicazione, quanto saranno effettivi i controlli, le misure incentivanti e nel contempo le sanzioni che, peraltro, non appaiono allo stato particolarmente gravose per le Aziende inadempienti.

Sarà questo un primo passo verso una reale parità di genere?
Non ci resta che vigilare e mantenerci attive su tutti i fronti e aspetti della nostra società, per non rischiare che anche i buoni propositi rimangano lettera morta.
 
TIZIANA PULCRANO
Socia EWMD Milano