EQUALPANEL - Dibattiti pubblici senza equilibrio di genere: la percezione delle giovani donne in Italia



Dibattiti pubblici senza equilibrio di genere: la percezione delle giovani donne in Italia
 
Nonostante rappresentino la metà della popolazione mondiale, le donne continuano a essere sottorappresentate nei dibattiti pubblici, nelle conferenze e nei comitati.

I cosiddetti “manel”, panel dove i relatori sono solo uomini o perlopiù uomini, non solo costituiscono un'anomalia nella rappresentazione di competenze e professionalità diffuse, ma diventano soprattutto manifestazioni pubbliche di disuguaglianza e segregazione di genere.

Chi sale sul palco, fisico o virtuale, di un evento rappresenta un esempio ,un modello, in quella disciplina, uno specchio della società che manda un messaggio a tutti: il contributo intellettuale, scientifico, culturale, sociale ed economico di esperti e esperte è una componente essenziale nel progresso del pensiero.
Nel corso degli anni le donne sono diventate sempre più presenti in quei settori da sempre considerati prevalentemente maschili (scienza, tecnologia, economia, finanza e politica) ma che ancora non hanno le stesse opportunità di essere riconosciute allo stesso livello.

EWMD Chapter Roma ha promosso una ricerca specifica, coordinata dalla Prof.ssa Stefania Cavagnoli, docente di glottodidattica e linguistica applicata all'Università di Roma Tor Vergata, con l'obiettivo di indagare la percezione e le opinioni delle giovani donne italiane sulla pari rappresentanza di genere in eventi pubblici.
L'obiettivo della ricerca era duplice: da un lato, indagare le percezioni, le opinioni e gli approcci delle donne alla visibilità maschile ancora dominante nei vari ambiti della vita pubblica della nostra società. Dall'altro, quello di rilevare i potenziali effetti negativi, in termini di motivazione, impegno e autolimitazione, che questa disparità può provocare nelle nuove generazioni.

Il risultato di questa ricerca è l'elaborazione dei dati ottenuti dalle risposte di un campione rappresentativo di 1000 donne tra i 18 ei 40 anni residenti in Italia. I 1000 intervistati hanno risposto a un questionario online di 10 domande nell'agosto 2021.

 
Classi d'età
18-24 – 24%
25-34 – 45%
35-40 – 33%
 
Ripartizione geografica
Nord Ovest – 25%
Nord Est – 18%
Centro – 20%
Sud e Isole – 37% 
Titolo di studio
Fino a licenza media – 5%
Diploma di scuola secondaria di II grado – 46%
Laurea triennale – 26%
Laurea magistrale/a ciclo unico o titolo superiore – 23%
 
Situazione occupazionale
Studentessa – 21%
In cerca di prima occupazione - 6%
Lavoratrice dipendente - 46%
Lavoratrice aut./Lib. Prof. – 12%
Disoccupata – 15%
 


Rappresentanza delle donne in vari settori
La prima parte della ricerca ha riguardato la percezione delle intervistate su quanto, secondo loro, le competenze femminili fossero rappresentate in dibattiti/conferenze/comitati su diversi ambiti (Arte e Cultura, Sport, Pubblica Amministrazione, Politica, Scienza e Tecnologia, Imprenditoria, Economia e Finanza):
In generale la percezione è che le donne siano per nulla o fortemente sottorappresentate in quasi tutti i settori, ad eccezione dell'Arte e della cultura, mentre nello Sport vi sia una rappresentanza quasi uguale.
Le percentuali più alte di sottorappresentanza (tra il 64 e il 70%) si riscontrano in quelle aree (Politica, Scienza e Tecnologia, Imprenditorialità, Economia e Finanza) in cui è ancora particolarmente difficile per una donna emergere e veder riconosciute le proprie competenze alla pari di quelli maschili.
 
La percezione e le conseguenze dei “manel”
Il questionario prosegue poi indagando sul grado di accordo o disaccordo su alcune affermazioni, opinioni e scelte organizzative incentrate sull'equità di genere in manifestazioni ed eventi pubblici.
In generale, davanti a un manel, quasi 7 intervistate su 10 si dicono infastidite, 3 su 10 pensano che quella disciplina non sia adatta a loro mentre 6 intervistate su 10 affermano che le donne sono più brave ad attirare l'attenzione/interesse
 
Nello specifico delle caratteristiche socio-demografiche:
Sono soprattutto le donne tra i 18 e i 24 anni (74%) a provare fastidio per il manel rispetto a quelle più grandi (68% tra i 25-34 anni e 65% tra i 35-40 anni)
Le donne con diploma di scuola superiore o universitaria mostrano una maggiore sensibilità di genere rispetto a quelle con un'istruzione inferiore e sono meno a rischio di essere influenzate negativamente dai manel.
Le donne che cercano il loro primo lavoro sono quelle che rischiano di essere maggiormente influenzate negativamente dai manel. Infatti il 40% di chi cerca il primo lavoro pensa che quella disciplina non sia adatta a lei in quanto donna.
 
L'impatto positivo della presenza di donne esperte
La seconda parte della ricerca chiede alle intervistate di esprimere il proprio grado di accordo o disaccordo sull'impatto positivo che la visibilità delle competenze delle donne nei dibattiti e negli eventi pubblici può avere in termini di progresso sociale.
 
La grande maggioranza delle intervistate ritiene che la visibilità delle esperte possa influenzare le scelte di carriera delle giovani donne (82%), che in alcune discipline la presenza delle donne sia ancora percepita come una novità (82%) e che una maggiore presenza di donne esperte cambierebbero la percezione collettiva del ruolo delle donne nella società (83%)

Il parere sulle scelte organizzative
Secondo la stragrande maggioranza delle intervistate, ben l'86%, i partecipanti dovrebbero essere scelti in base alla competenza e non al genere.
Mentre 8 su 10 ritengono che gli organizzatori di un dibattito dovrebbero sempre cercare relatrici da invitare.
Più divisa è invece la possibilità per un relatore o una relatrice di rifiutare l'invito in assenza di un'equa rappresentanza di genere (58% contro il rifiuto vs. 42% favorevole al rifiuto)
Rivolgendo la stessa domanda alle intervistate, ovvero chiedendo loro cosa farebbero se si trovassero di fronte a un manel, quasi 6 su 10 parteciperebbero comunque all'evento
Anche in questo caso sono le donne più giovani a valutare più forte la possibilità di non partecipare, mentre le lavoratrici autonome e libere professioniste sono le più convinte (66%) a partecipare nonostante una diseguale rappresentanza di genere tra i relatori.

In sintesi
Le donne tra i 18 e i 40 anni sono molto consapevoli del fatto che le donne non sono equamente rappresentate nei dibattiti e nelle conferenze, soprattutto quando i temi trattati riguardano l'imprenditorialità, l'economia e la finanza.
Sono le ragazze più giovani che esprimono una maggiore sensibilità sulle questioni relative all'equità di genere
Le giovani donne italiane sono convinte che una maggiore presenza femminile nei dibattiti e nei convegni giocherebbe un ruolo decisivo nel migliorare la percezione delle donne nella società, influenzando magari anche positivamente le giovani donne nelle scelte di carriera, mentre 4 donne su 10 che cercano un primo impiego, di fronte a soli uomini in un dibattito/conferenza/comitato, pensano che la disciplina non sia adatta a loro in quanto donne.
Sebbene la questione sia riconosciuta come importante, quasi 6 intervistati su 10 non credono che una donna invitata a un manel debba rifiutarsi di partecipare. Inoltre, anche dal punto di vista dei partecipanti, solo il 5% delle intervistate non parteciperebbe all'evento.
 
Un ruolo importante è svolto da Associazioni, Fondazioni e Osservatori che condividono l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze che ostacolano la partecipazione delle donne a panel e forum a tutti i livelli. Il monitoraggio dei cambiamenti politici, economici, sociali e culturali e la sensibilizzazione alla parità di genere sono i primi passi per garantire la diversità di opinioni, il superamento degli stereotipi e la promozione di una maggiore leadership femminile.
 
EWMD, network internazionale che promuove l'empowerment femminile, le politiche di genere, la valorizzazione e la visibilità delle donne nel mondo professionale, promuove da tempo i Manifesto #Equalpanel, 10 linee guida per l'organizzazione di convegni, seminari, incontri e dibattiti nel rispetto del principio di parità rappresentanza di genere nei panel.

Per più informazioni sul Manifesto #Equalpanel visita il sito: https://italy.ewmd.org/equalpanel.php